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Marcus Mosiah Garvey
In memoria di

MARCUS GARVEY


(1887-1940)

Profilo storico

Marcus Garvey fu uno dei protagonisti più controversi della scena politica americana agli inizi del '900. Nato in Giamaica nel 1887, fondò nel 1914 la Universal Negro Improvement Association and African Communities Imperial League, una delle prime associazioni per la rivendicazione dei diritti dei neri in Giamaica. Il suo pensiero a quei tempi era di "unire tutti i popoli neri del mondo in un'unica organizzazione al fine di creare un governo che fosse esclusivamente loro". Queste idee panafricane lo indussero nel 1916 a trasferirsi negli Stati Uniti, più precisamente nella città di New York.

L'anno successivo (1917) riorganizzò la sua associazione, cambiandole anche il nome in Universal Negro Improvement Association (UNIA) ed iniziando la pubblicazione del settimanale The Negro World per diffondere le sue idee. In meno di quattro anni la UNIA divenne la più grande organizzazione di massa che fosse mai esistita negli Stati Uniti, mentre Garvey veniva considerato come il personaggio più importante tra i neri americani. Adesioni di massa al suo movimento vennero soprattutto alla fine della Prima Guerra Mondiale e nel 1920 secondo alcune stime la UNIA contava già 4 milioni di associati.

marcus garveyNell'agosto dello stesso anno Garvey organizzò la prima International Convention of the Negro People of the World, riuscendo a radunare nel Madison Square Garden di New York una folla di circa venticinquemila persone. I delegati, provenienti da ogni parte del mondo, stilarono la Declaration of Rights of the Negro Peoples of the World, che era rivolta a tutte le nazioni europee colonialiste per chiedere la fine delle ingiustizie subite da tutti i neri e per rivendicare il loro diritto innato a prendere possesso dell'Africa.

All'interno dell'UNIA vi erano poi tutta una serie di organizzazioni tra cui l'Universal African Legion (gruppo paramilitare), i Black Eagle Flying Corps, le Universal Black Cross Nurses (Infermiere della Croce Nera), un corpo di polizia e dei vigili del fuoco, gruppi giovanili, cori e bande.

Dal 1919 iniziò poi ad organizzare varie attività commerciali come drogherie, lavanderie, alberghi, ristoranti, tipografie ed anche boutiques. Proprio quell'anno Garvey fondò la sua più importante impresa, la Black Star Steamship Line, acquistando una nave per commerciare con le Indie Occidentali e l'Africa. Notevole è anche la creazione della Negro Factories Corporation.

garveyGarvey fu molto criticato ai suoi tempi da numerosi intellettuali neri e capi di altre associazioni. L'origine delle critiche stava nel nazionalismo di cui erano intrisi i suoi discorsi, nonchè nella sua avversione ai sindacati. La cosa che più faceva discutere era il suo apprezzamento per i metodi del Ku Klux Klan, da applicare, secondo lui, invertendo però i ruoli.

Nel 1923 fu accusato di aver utilizzato il servizio postale per frode, al fine di raccogliere fondi per la Black Star Line. Venne processato e dichiarato colpevole, con una pena di 5 anni di carcere poi convertita in espulsione al suo paese d'origine, la Giamaica. Al di là della sua colpevolezza o meno, bisogna anche dire che il Ministero della Giustizia americano lo stava tenendo sotto osservazione da molto tempo.
Morì nel 1940 in Giamaica, dimenticato da tutti.

 

Il suo pensiero

garvey2Non morirono però le sue idee fondamentali. Marcus Garvey infatti fu il primo in America a predicare l'orgoglio di essere neri in un mondo di bianchi, dominato dai pregiudizi razziali. Rifiutava l'integrazione della comunità nera nella società americana, sostenendo che neri dovessero essere completamente indipendenti.

Proprio in quest'ottica fondò e promosse le attività che ho elencato nel profilo. L'indipendenza economica per i neri era fondamentale nel pensiero di Garvey, il quale si rammaricava che essi fossero solo consumatori e non produttori; sperava quindi che le imprese appartenenti all'UNIA potessero unirsi e costituire un sistema mondiale di cooperazione economica panafricana.

L'Africa era un altro dei pensieri fissi di Garvey. Sognava un ritorno di tutti i neri americani in quella che lui considerava la Terra d'Origine, la Terra dei Padri dalla quale erano stati violentemente strappati per diventare schiavi dell'uomo bianco. Credeva che fosse possibile creare lì la società ideale, priva di pregiudizi sui neri perchè composta unicamente da neri.

Ma i disegni di Marcus Garvey non erano che sogni irrealizzabili. Nel 1822 idee simili alle sue avevano portato alla creazione della colonia della Liberia, ma quella volta ci pensò il governo americano, che voleva risolvere lo spinoso problema dei neri liberi negli Stati del nord che avevano abolito lo schiavismo (la guerra civile tra Nord e Sud doveva ancora scoppiare).

Inutile dire che fu un completo fallimento. Nel 1800, come nel 1900, pochi furono i neri che partirono alla volta dell'Africa. Gli Afroamericani si sentivano di diritto cittadini degli Stati Uniti, anche se di fatto erano cittadini di "serie B". Garvey non riuscì a realizzare questo suo sogno che pochi condividevano, ma la gente dei ghetti lo acclamò come un salvatore, perchè risvegliava l'orgoglio e la coscienza di essere persone importanti all'interno del loro mondo.

Garvey aveva un'oratoria eccezionale, con la quale esortava i neri a riacquistare la stima in se stessi che la schiavitù aveva tolto loro. Egli contribuì a creare la figura del "nuovo nero", non più remissivo, ma con uno spiccato senso d'indipendenza ed orgoglio nei confronti della propria identità.  Le sue idee hanno continuato a vivere, fino ad ispirare i grandi leaders dei movimenti per i diritti politici dei neri negli anni '60: Martin Luther King e Malcom X.

 

L'intervista

Per capire meglio il pensiero di Marcus Garvey, ecco le sue stesse parole, prese da un'intervista del 1920, dove delineò i punti essenziali del suo programma:
"Desidero spiegare le mie attività ed il mio programma ai bianchi, come meglio posso. L'idea è questa: voi, bianchi, avete appena concluso una guerra per la democrazia. Avete disseminato il concetto che gli uomini, le nazioni e le razze sono uguali. Noi neri abbiamo combattuto in quella guerra. Ora vorremmo raccogliere alcuni dei vantaggi che avete promesso. Si, questo movimento è il risultato diretto della guerra. Molti dei nostri ragazzi ritornarono dalle trincee, decisi a non tollerare più quanto avete fatto ai neri in questo paese. A quell'epoca, i neri che rimasero in patria per la prima volta ebbero lavori decenti e paghe che non avevano mai visto. Ora non ritorneremo alle condizioni prebelliche. Le abbiamo superate. Ci sono dodici milioni di neri in questo paese. Molti bianchi hanno cercato di elevarli, ma l'unico modo è di far si che i neri abbiano una patria per se, come gli ebrei, che susciterà il rispetto del mondo per le sue realizzazioni. Nel mondo ci sono quattrocento milioni di neri. Se si insediassero in Africa, non ritenete che essi potrebbero superare quanto fatto dai britannici con una popolazione di solo sessanta milioni di persone?"

Marcus Garvey è considerato oggi uno degli eroi nazionali della storia della Giamaica, dove molte delle sue idee sono state rivalutate dalla religione Rasta (compreso il sogno di un ritorno in Africa).
Numerosi sono i gruppi reggae che nominano Garvey e citano le sue parole nelle loro canzoni, fino a dedicagli interi cd, come quello dei Burning Spear pubblicato in occasione del centenario della sua nascita.

 

 

"Up you mighty race! You can accomplish what you will! The negro of yesterday has disappeared from the scene, and his place is taken by a new negro who stands erect, conscious of his manhood rights, fully determined to preserve them at all costs." -- Marcus Garvey

Scritto da: Alan Curtis (Skavillage)


Fonti:

Storia degli Stati Uniti d'America - dalle prime colonie inglesi ai giorni nostri (titolo originale: The Limits of Liberty - American History 1607-1980), Maldwyn A. Jones, ed. Bompiani
La Marcia Immobile - storia dei neri americani dal 1770 al 1970, Ellen Ginzburg Migliorino, ed. Selene
Storia della Libertà Americana (titolo originale: The Story of American Freedom), Eric Foner, ed. Donzelli
Bob Marley - una vita di fuoco (titolo originale: Catch a Fire, The Life of Bob Marley), Timothy White, ed. Arcana
Senza Illusioni - I neri negli Stati Uniti dagli anni Sessanta alla rivolta di Los Angeles, a cura di Bruno Cartosio, ed. Shake

 

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